APPELLO PER LA "SAGRA DEI OSEI" DI SACILE
Il prossimo 21 agosto avrà luogo come di consueto la Sagra dei Osei di Sacile, evento conosciuto a livello internazionale dagli addetti ai lavori e dal mondo venatorio,
ma realtà ancora poco nota nel resto d'Italia tra gli attivisti per i Diritti Animali.
Si tratta di una delle più importanti fiere ornitologico venatorie d'Italia e addirittura d'Europa, forse la più antica nel suo genere (quest'anno giungerà alla 738°edizione).
Suo elemento caratteristico e di spicco è la "gara canora", una gara di uccelli da richiamo che ha inizio nelle prime ore del mattino (quest'anno avrà luogo domenica 21 agosto). Poi, in tarda mattinata, è premiato l'allevatore che detiene il "richiamo" con il miglior canto.
Tutto questo avviene da 738 anni, in nome di una tradizione che crediamo sia giunto il tempo di mettere seriamente in discussione.
All’interno degli spazi della fiera si trovano migliaia di gabbie con uccelli di ogni genere e vari altri animali: merce da vendere al miglior offerente.
Inoltre c’è sempre una mostra mercato in cui si vendono piccoli animali da cortile (non mancano mai galli, galline, pulcini, conigli).
Questi animali sono tenuti ammassati in piccole gabbie, l'uno accanto all'altro, nel caldo torrido d'agosto.
Alla Sagra dei osei di Sacile, come in tutte le fiere ornitologico venatorie, assistiamo al tentativo di sdoganare i "valori" del mondo venatorio sotto forma di evento per famiglie.
La tanto decantata "tradizione" è, in questo contesto, legata a doppio filo con il mondo della caccia, attraverso la detenzione e l'allevamento di uccelli da canto (altrimenti definiti richiami vivi), al fine di utilizzarli quale richiamo per attirare altri uccelli liberi a cui sparare nell'ambito della cosiddetta caccia da appostamento.
Anche quest'anno vogliamo far sentire la nostra voce dicendo NO a questa fiera degli uccelli.
Lo facciamo attraverso un sito di contro informazione che vi invitiamo a visitare e diffondere: www.nosagraosei.org
Lo facciamo attraverso una petizione: http://www.firmiamo.it/diciamo-no-alla-sagra-dei-osei-di-sacile
E, infine, lo facciamo attraverso un presidio che avrà luogo nel cuore della sagra (Piazza del Popolo a Sacile)
domenica 21 agosto dalle 08.30 alle 12.00, al quale vi invitiamo a partecipare.
Quest'anno ci auguriamo di poter essere davvero in tanti, a Sacile, a dire NO alla "sagra dei osei" domenica 21 agosto, e sarebbe davvero importante poter contare anche sulla vostra partecipazione.
Manifesteremo proprio dove la nostra presenza è meno gradita: nel cuore pulsante della sagra, Piazza del Popolo.
Chi conosce la sagra dei osei sa che essa coinvolge l'intera città di Sacile, e per accedervi (quindi entrare in Sacile), è necessario pagare un biglietto d'ingresso (5 euro) che può essere considerato da alcuni una forma di finanziamento della manifestazione.
Tuttavia questa scelta (entrare in Sacile per manifestare nel cuore della sagra) è maturata dopo aver attentamente valutato tutte le possibili varianti per un presidio efficace.
Per quanto si voglia analizzare la cosa il risultato è sempre lo stesso: non ci sono valide alternative.
La città viene praticamente "sigillata"; i varchi (6 o 7) sono dislocati in vari punti della città, pertanto presidiare all'esterno della sagra (quindi all'esterno della città) o ad uno dei varchi sarebbe inefficace innanzitutto per il fatto che, fin dall'alba, gran parte del pubblico si trova già all'interno, e poi perché presidiare un varco solo significherebbe intercettare pochissima gente.
Solo stando tutti uniti e presidiando in Piazza del Popolo possiamo avere visibilità e manifestare in maniera incisiva il nostro dissenso.
Al presidio aderiranno LAC Friuli Venezia Giulia, LAV e OIPA di Pordenone e Udine, VENUS IN FUR di Rovigo e il gruppo VEGANZI di Mestre, oltre che diversi attivisti indipendenti.
Per quanti volessero partecipare ma si trovassero in difficoltà per l'orario e la distanza, riusciamo ad offrire un alloggio per la notte precedente al presidio.
Se decidete di partecipare al presidio vi preghiamo di darci conferma, indicandoci anche in quanti sarete.
Siamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento
Animalisti Friuli Venezia Giulia
Poiché la produzione di carne implica l'uccisione degli animali che vengono mangiati,
poiché le condizioni di vita e la macellazione causano loro sofferenza,
poiché il consumo di prodotti animali non è necessario,
poiché gli esseri senzienti non devono essere maltrattati o uccisi senza necessità,
per questo, l'allevamento, la pesca e la caccia, così come la vendita ed il consumo di prodotti animali, devono essere aboliti.
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