martedì 15 marzo 2011

Nasce il progetto Bio-Violenza



Il progetto BIO-VIOLENZA nasce dal desiderio di alcuni attivisti di denunciare, all’interno del vasto mondo dello sfruttamento degli animali a fini alimentari (allevamenti, pesca e caccia), l’emergente strategia produttiva e soprattutto ideologica di quei settori che a vario titolo promuovono forme di allevamento e macellazione cosiddette “sostenibili”, “etiche”, biologiche, rispettose dell’ambiente, dei diritti dei lavoratori, delle comunità locali e, perfino, del “benessere animale”.
Riteniamo che tale filone di pensiero e di sfruttamento animale non sia per nulla etico e non rappresenti in alcun modo un avanzamento verso l’abolizione della schiavitù animale o verso la messa in discussione radicale dei rapporti uomo/altri animali.
Riteniamo che esso debba essere denunciato smascherandone le contraddizioni, poiché la facciata di “sostenibilità” di questi allevamenti, apparentemente contrapposti agli allevamenti intensivi, permette ai consumatori di tacitare la propria coscienza che mostra segnali di risveglio, continuando a sostenere, commercialmente e politicamente, un massacro non accettabile e non “riformabile”.

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